Matera ancora e sempre




Matera ancora e sempre


Faccio il mio meglio per trovare il tempo di riguardar le stelle.

Memorie ricordi e vita quando i Sassi di Matera pochi mesi fa erano voci,  persone, pranzi e cene romantiche.
Un silenzio pervade questa terra, un rumore strano, cupo e sopito.
Senza timore di riconoscer nell'ombra un vecchio amico mi aggiro placido e solo nel limpido paesaggio tra le vie dei Sassi.
Pensar non posso alle andate visite, agli amici che un tempo ascoltavan lieti la mesta storia di una grande civiltà.

Madre dei popoli


Tu che vivi nel passato e nel presente, stai sempre li ad ascoltar le gioie e i dolori dei tuoi figli.
Aspettamni ancora e liberami dalla stretta catena che segna i polsi e le labbra.
Echi dal Barisano si liberano nella Civita e dalla Chiesa madre giungono in piazza a rimembrar antiche lodi.

La Murgia materana applaude una platea vuota. Struggente sul Caveoso atterra il cuore dei viaggiatori, ormai lontani dal mondo di pietra, a dare virtù e speranza a botteghe ormai deserte.
Dogmi arresi e favole astruse portati dal vento non osano proteggere le proprie debolezze. 
Fanno notizia solo il sole e la assordante notte.

Luce dei Sassi


Lumi flebili si accendono alle porte arriva la sera ma è come la sorte.
Pronti a concepire un nuovo mondo senza arrestar la pena, che pena poi non c'era quand'era sera.
Stracci panni e vestigia nuove, già è antico il presente stanco.

Innominato spera di trovar dimora se all'ombra quel timo ci sarà ancora. 
Studio, amore e troppa frenesia, il mondo sfugge alla pacifica allegria. 
Ruota la sorte per non sortir la morte, e dov'è lontano il colle si affaccia forte.

La Natura tornerà dall'uomo 


Corona diabolica dell'insano virus ancora per poco potrà dettare legge.
Finisci ciò che hai cominciato, e poi lascia all'uomo di celebrare il creato.